Revisione della legge edilizia cantonale: l’abbuono del 5% per chi sceglie tramite concorso

Revisione della legge edilizia cantonale: l’abbuono del 5% per chi sceglie tramite concorso
  • Data:
  • 14.10.2020

Il progetto di revisione della legge edilizia cantonale prevede una norma che potrà rappresentare un’importante occasione per premiare il privato che sceglie una progettazione di qualità.

Di cosa si tratta? L’art. 75 del progetto di revisione della legge edilizia, contenuto nel messaggio del Consiglio di Stato del 3 giugno scorso, che ora dovrà passare al vaglio del Gran Consiglio, afferma che si può prevedere “un abbuono sino al 5% sulla superficie utile lorda, per provvedimenti che conferiscono agli edifici uno standard di efficienza energetica particolarmente elevato o per modalità di progettazione che garantiscono un’elevata qualità architettonica”. 

Il regolamento, all’art. 70, spiega nel dettaglio le modalità che possono consentire il bonus del 5%.

Per quanto riguarda l’aspetto dell’efficienza energetica, la condizione per le nuove edificazioni è che siano certificate almeno con la classe AB secondo la Certificazione energetica cantonale degli edifici (CECE), oppure ottengano un certificato Minergie-P. In caso di ristrutturazioni di edifici esistenti basta una certificazione di classe BB o Minergie.

L’abbuono del 5% sulla superficie utile lorda è però concesso anche per nuovi edifici costruiti conformemente al progetto vincitore in un concorso di progettazione con procedura libera secondo il regolamento SIA 142. Questo bonus non è però cumulabile con quello per l’efficienza energetica.

Si tratta di una significativa novità per chi ha a cuore una progettazione di qualità. Quest’ultima significa un vantaggio non solo per chi vivrà nell’edificio, ma anche per le ricadute sulla collettività in termini urbanistici e di salvaguardia e valorizzazione del paesaggio.

La procedura di concorso permette infatti di mettere a confronto diverse soluzioni progettuali e di scegliere la migliore attraverso un processo di valutazione approfondita, condotto da una giuria qualificata. L’obiettivo è quindi quello di valorizzare la figura professionale del progettista al fine di migliorare la qualità dello spazio costruito e del territorio circostante.

In un’ottica di inserimento ordinato e armonioso delle costruzioni va anche la norma dedicata al Piano di quartiere (art. 29 del progetto di revisione della legge edilizia). Il coinvolgimento del Municipio e del Servizio cantonale competente è ora previsto già al momento dell’esame preliminare della domanda di costruzione. “A questo stadio - spiega il Messaggio del Consiglio di Stato - è ancora possibile una verifica approfondita del progetto, in particolare riguardo al raggiungimento dei requisiti qualitativi specificati dal piano regolatore, e fare delle proposte in merito”. Lo scopo è evitare il rischio di sospendere la procedura (a causa di una richiesta atti) e di dover pubblicare il Piano di quartiere una seconda volta (a seguito di eventuali modifiche).



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