Video tavola rotonda "Ri-Attivazione del patrimonio del costruito"

Video tavola rotonda "Ri-Attivazione del patrimonio del costruito"
  • Data:
  • 22.09.2021

Ri-Attivazione del patrimonio del costruito

Il tema dalla Tavola rotonda, presentato in occasione dell'Evento OTIA del 22.09.2021, parte da alcune costatazioni di ordine socio-economico per trattare in seguito le relative implicazioni, in particolare per l’esercizio delle nostre pro-fessioni. L’evoluzione del modello economico in corso, caratterizzato da una forte internazionalizza-zione dei mercati, pure in ambito dell’ingegneria e dell’architettura, e da una concentrazione sempre maggiore degli attori economici in grandi gruppi attivi pure a livello internazionale, influisce in modo significativo sull’utilizzo odierno e futuro del patrimonio costruito. La velocità del cambiamento è in crescendo e tocca tipologie diverse di edifici. Le mo-difiche dell’utilizzo del patrimonio costruito, inizialmente limitate a edifici di natura indu-striale, si estendono ora anche a spazi amministrativi, commerciali e di servizio, creando dei vuoti funzionali significativi. Le implicazioni per il territorio sono importanti e devono essere conosciute, per essere affrontare con le giuste misure. Il cambiamento in atto porta allo svuotamento di edifici, o di sue parti, imponendo ai rispettivi proprietari reazioni sostenibili (in tutti i sensi), che richiedono visione, compe-tenza e capacità di trasformazione. La loro ristrutturazione diventa quindi una riattivazione, nel senso di rivitalizzazione. Il dare una nuova vita a questi edifici che hanno perso il loro interesse funzionale origi-nario diventa imperativo, evidentemente per i loro proprietari, ma pure per la collettività toccata dalla loro presenza nel territorio. I ruoli di accompagnamento ai committenti e di conduttori di progetti degli ingegneri e architetti sono fondamentali in questa transizione di riattivazione. Essi contribuiscono in modo attivo e diretto a definire il futuro di questi edifici, con soluzioni innovative, in partico-lare dal punto di vista energetico, in grado di generare nuovo reddito e preservare il valore immobiliare, considerando il loro inserimento urbanistico. In questo contesto, un aspetto importante sono la formazione di base e la formazione continua, che devono essere ade-guate, considerando maggiormente l’aspetto interdisciplinare del tema in esame. L’evoluzione in corso rappresenta un’opportunità per territori con potenziale inespresso, che necessitano nuove prospettive volte al rilancio socioeconomico. Anche in questo con-testo gli ingegneri e architetti hanno un ruolo importante da svolgere. Il loro sapere e le loro qualifiche professionali gli consentono di comprendere, interpretare, contestualizzare, appassionare e coinvolgere i vari attori interessati. Per le nostre professioni, la riattivazione del patrimonio costruito rappresenta quindi una sfida importante che mette in evidenza il loro carattere di interesse pubblico per la società.

Relatori:

  • Christian Vitta, Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle finanze dell’economia
  • Nicola Pini, Presidente Gran Consiglio e Municipale Città di Locarno (Dicastero sviluppo economico e territoriale)
  • Giuseppe Urro, Amministratore Studio MEV SA – Ginevra

Moderatore:

  • Sergio Tami, ingegnere e membro del Consiglio OTIA

 

 

 

 



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